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Come scegliere le scarpe da running

Come scegliere le scarpe da running

Chi segue un allenamento costante e duraturo di running non deve sottovalutare l’importanza delle scarpe. Per favorire i movimenti, senza compromettere la postura, bisogna fare una scelta ben ponderata in relazione al tipo di esercizio e alle caratteristiche personali.

Cosa considerare
Ogni disciplina richiede un tipo particolare di calzatura, così da adattarsi al tipo di appoggio che comporta. Nel caso delle scarpe da running bisogna considerare diversi fattori, mettendo in relazione il tipo di attività (più o meno impegnativa) e le caratteristiche di chi le indossa.

Per capire quale tipo di scarpa è meglio utilizzare, prima di tutto è necessario definire le proprie caratteristiche. A seconda del tipo di appoggio del piede, ad esempio, esistono 3 categorie distinte.
Coloro che hanno un appoggio normale fanno aderire tutta la pianta del piede a terra, prima con il tallone e infine con la punta.
Chi, invece, ha un appoggio supinatorio tende a distribuire il peso sul fianco esterno del piede, senza includere la punta.
L’appoggio pronatore, al contrario, appartiene alle persone che spostano il peso verso la parte interna del piede, lungo la sua inarcatura.

I tipi di scarpe
In commercio esistono tanti tipi diversi di scarpe da running, ognuno dei quali si può scegliere in base a delle specifiche particolari. Queste sono catalogate in base a un codice numerato progressivo, partendo da 0 fino a 5. Le tipologie si differenziano a seconda dell’appoggio e dell’applicazione, considerando il genere di attività che si intende svolgere.
Non tutte le corse sono uguali, infatti si può seguire un allenamento più o meno leggero e su terreni diversi. L’insieme di questi fattori indica il modello ideale per ognuno, così da favorire l’intero movimento senza danneggiare la postura.

Le scarpe minimaliste (A0) sono molto leggere e facilmente adattabili alle diverse esigenze. Essendo particolarmente versatili, si possono utilizzare anche per correggere eventuali posture scorrette.

Quelle superleggere (A1) vengono utilizzate per i ritmi sostenuti, infatti sono molto flessibili grazie, appunto, al loro peso ridotto che favorisce gli appoggi normali su tutta la pianta del piede.

Le scarpe intermedie (A2) si adattano soprattutto agli allenamenti veloci su terreni regolari (come le piste di atletica). Perfette per i movimenti più dinamici, hanno un tipo di ammortizzazione che favorisce gli appoggi pronatori.

Quelle con il massimo ammortizzamento (A3) hanno una struttura più solida e resistente, infatti sono le più indicate per gli allenamenti più duraturi e per chi ha un appoggio generalmente supinatorio.

Le scarpe stabili (A4) sono consigliate per gli atleti più robusti poiché riescono ad distribuire meglio il peso, inoltre aiutano a correggere gli appoggi pronatori. Proprio per questo motivo, chi ne ha uno generalmente normale dovrebbe evitare di acquistarle, così da non compromettere la postura.

Le trail running (A5) si distinguono per essere leggere e resistenti, concepite per i terreni accidentati come la montagna. Avendo un’ammortizzazione più accentuata, riescono ad assorbire gran parte degli impatti assicurando una tenuta più duratura.